Le ideologie economiche della Germania unite agli errori di Trichet stanno confezionando una recessione nella zona euro.
Il pessimismo attuale è a livelli estremi e offre un segnale contrarian.
L’attacco speculativo ai debiti sovrani comincia ad intaccare anche la Germania che non ha richieste sufficienti in asta per i loro Bund.
Aquesto punto il panico inizia a diffondersi dia sui titoli di stato che sui corporate, bancari in testa .Si ipotizza la fine dell’Euro con la creazione di un Euro A e Euro B, ma francamente basterebbe un serio e costruttivo QE1 da parte di BCE per mettere fine a tutto ciò.
Negli ultimi mesi i dati macro USA sono andati in costante miglioramento come pure gli utili aziendali che sono cresciuti sopra le aspettative. Il rapporto P/E dei 500 maggiori titoli USA è ora a 11,7 che è lo stesso valore di marzo 2009 con la borsa ai minimi, quindi in palese sottovalutazione.
Ironia della sorte vuole che il porto più sicuro e “solvibile” sia proprio la borsa, magari USA e Emerging Market, senza però disegnare qualcosa in Europa che ai primi cenni di risoluzione della crisi vedrà inevitabilmente rialzi a 2 cifre anche nel breve.
I prezzi azionari scontano già una recessione forte che però deve ancora avvenire e, come nel passato, potrebbe essere più lieve che nelle previsioni. Si dice oggi la situazione sia “grave”, ma sono proprio questi i momenti dove è possibile accumulare opportunità che nel futuro si potranno trasformare in vere e proprie fortune !
Ci mettiamo quindi in accumulo sulla zona a partire da ora con segnale STRONG BUY.