SP500 ha quasi raggiunto il suo massimo storico e la candela short di ieri è il segnale che una correzione è in atto.
Diversi preallarmi erano giunti dal sentiment degli investitori spinti nella zona di estremo ottimismo che sappiamo generare segnali operativi contrarian.
Nasdaq e Russel 2000 hanno anticipato la correzione che probabilmente è già in atto sull’ SP500.
Al momento ritengo opportuno uscire quasi tutto dal mercato avendo per altro raggiunto l’obiettivo dei 1.500 di SP500 paventato oltre 1 anno fa.
Altresì, non ritengo ci siano i presupposti per andare short in un mercato direzionato come questo di Long.
Riamango in attesa di vedere se il mercato sfrutterà questa correzione per scaricare l’ipercomprato accumulato in questi mesi al fine di ricaricarsi per partire all’attacco definitivo del suo massimo storico e romperlo definitivamente con target 1.800 punti entro l’anno 2013.
Il 2013 non credo sarà un anno rose e fiori, anzi le incognite saranno molte, soprattutto valutarie, e per non lasciarsi ingannare dai P/E bassi il mio posizionamento tattico rimane bilanciato a metà tra obbligazioni ed azioni, senza al momento sovraesposizioni su quest’ultima asset class.
Mi lascerò guidare dai miei soliti indicatori di Analisi Tecnica e del Sentiment, oltre che da un buon metodo di Money management e quando sarà il caso, se vedrò convergenza sarò pronto ad incrementare la parte azionaria per sfruttare un allungo del mercato, cosa per altro legittima e probabile in assenza di schock imprevisti.