Il ribasso prosegue e non bastano i dati incoraggianti su Pil, Chicago Pmi e fiducia dei consumatori, superiori alle attese per portare almeno un rimbalzo. Dal mio punto di vista è meglio così ! Ciò è la conferma che il lingo di Wall Street “compra sull’attesa e vendi sulla notizia” è più vivo che mai. E poi, i ribassi più sono profondi e veloci e più sono da considerarsi, negli uptrend, delle sane prese di profitto.
Dunque nulla di nuovo sotto la luce del sole, avevo allertato già ad inizio mese di gennaio che i prezzi nel breve erano troppo tirati ed il Sentiment troppo ottimistico in generale, con i titoli dei giornali a carattere cubitale “LA CRISI E’ FINITA, IL TORO E’ TORNATO! “. Tutti elementi che facevano presagire almeno uno storno tecnico sui mercati. Ciò non serve a chi è già dentro al mercato ma a chi ha voluto comprare, magari all’ultimo momento, haimè per lui , sull’onda dell’entusiasmo della ripresa economica.
Nel dettaglio, ciò che fa propendere per un semplice storno tecnico, anche se abbastanza accentuato, sono i dati macro positivi giunti dall’America con il PIL in testa. L’espansione economica e’ stata pari al 5.7% negli ultimi tre mesi del 2009. Per trovare una cifra così alta bisogna risalire al terzo trimestre del 2003.
Dal fronte utili societari, delle 62 società dell’S&P 500 che hanno comunicato la scorsa settimana i propri risultati, 46 hanno superato le stime degli analisti.
Certo, preoccupa ancora la disoccupazione e i consumi che ancora scarseggiano, ma è palese che la recessione è ormai finita !
In ogni caso, per noi europei lo storno dei mercati esteri è stato ammortizzato dal recupero del dollaro di circa il +5% contro Euro, per cui, nel caso di S&P500 che ha perso il 7%, con il dollaro rivalutato del +5% è come avere ridotto al -2% la perdita su carta. Caso diverso i mercati europei che sono sotto del -10% e questo è un dato puro.
Passando ora all’ esame della situazione attuale direi di iniziare con un confronto aggiornato dell’attuale ripresa con quella del ’38 e del ’74. Un po’ in ritardo rispetto alle precedenti ma poi lo storno è arrivato. Nel futuro sarebbe più corretto valutare il confronto soltanto con il ’74 poiché l’ economia del ’38 era assai diversa.
Le quotazioni sono tornate ai livelli di Ottobre/Novembre 2009.
Il Barometro del Sentiment inverte uscendo dalla zona rossa :
E gli ottimisti battono in ritirata :
In base allo spessore sono probabili nuovi minimi :
Come anche la distanza dei titoli dalle proprie MM200 che sta diminuendo ma è presto per dare un BUY. Parlo degli USA, in Italia invece molti titoli sono già a contatto con la propria MM200 .
Nel breve invece, si sente odore di rimbalzo. Infatti l’ Advance/Decline a 10 giorni è entrato in zona BUY.
Una ulteriore conferma la ho dalla distanza dei prezzi rispetto alla propria media mobile più a corto raggio, cioè la 50 gg. Il grafico sta entrando nella zona BUY.
CONCLUSIONI :
Trend primario intatto ! E questo dovrebbe essere il filo conduttore da marzo 2009 in poi. Storno tecnico nel breve condito da vendite da panico che era un po’ che non si vedevano. Mi piacerebbe ora sentir dire dai MEDIA che la ripresa stenta a decollare e si paventa il rischio di una nuova recessione, ma tutto dalla vita non si può avere !
I prezzi stanno scaricando l’ipervenduto e sebbene io sia convinto che lo storno non sia finito, ritengo ci siamo alte probabilità di rimbalzo tecnico nel brevissimo periodo e, in ottica di lungo periodo, l’attuale fase è ottima per un riaccumulo a prezzo medio.
Per questi motivi sposto la MANETTA su MANOVRA AVANTI .
Saluti