Più il trend è ripido e più le correzioni sono veloci. I segnali che venivano dal grafico erano a dir poco anticipatori dello storno : infatti si saliva con pochi o pochissimi volumi e poi quando si scendeva i volumi incrementavano. Ora pare che anche gli altri si siano accodati agli istituzionale che è qualche tempo che portano a casa i loro profitti dopo aver comprato sui minimi.
Ad aiutare per la discesa sono stati i dati macro USA che non sono usciti proprio brillanti :
Dati Macro
La disoccupazione USA è salita al 9,8% dal 9,7% facendo intendere che la tendenza ha rallentato ma non ha ancora invertito. E infatti gli Assegni per la disoccupazione attesi erano 531k e invece i dato definitivo è stato di 551k.
Dopo aver esaurito gli incentivi per il cambio auto, che aveva portato la vendita di auto a 14 Milioni di unità, ad oggi ne sono state vendute soltanto 9M a fronte dei 10M previsti. Come dire che gli americani senza incentivi comprano e spendono meno. Quindi o il governo usa reintroduce gli incentivi o il settore dell’auto stenterà a ripartire per bene.
A conferma di tutto ciò la fiducia consumatori USA che era attesa a 57 è invece uscita a 54.
Un dato positivo invece viene dal settore immobiliare che pare confermare l’inversione sul numero delle case vendute. Ci si aspettava un misero +0,9% ed invece è uscito un +6,4%, segno che a prezzi così bassi più di qualcuno comincia a fiutare l’affare.
Il confronto con la crisi dell’1982 conferma che entriamo nel periodo statisticamente meno favorevole. La settimana appena trascorsa è la n° 40 e fino alla 44°, fine ottobre c’è tendenza negativa. Dalla 45° fino alla fine dell’anno invece, c’è inversione rialzista con il classico rally di fine anno.
Sentiment :
Il VIX (indice della paura) è schizzato di un +10% rompendo al rialzo sia la media mobile che il trend di lungo periodo. Segnale che fa presagire che il ribasso non è affatto esaurito.
D’altronde l’ottimismo si era spinto a livelli di guardia :
Spessore :
Anche lo spessore di mercato aveva il suo barometro in fortissimo ipercomprato ed era statisticamente improbabile che avesse potuto rimanere lì ancora a lungo.
Nell’ultimo periodo, l’indice saliva a fare nuovi massimi, ma i titoli che facevano i proprio nuovi massimi erano meno del precedente picco. Questa è una divergenza importante che anticipa una inversione:
Anche qui la situazione era di estremo ottimismo :
Partecipazione :
La partecipazione al mercato in quest’ultimo periodo è stata davvero molto forte con “troppi” titoli sopra la media mobile a 200 di lungo periodo, mentre su quella di medio periodo, la mm a 50, si comincia a vedere uno scarico di posizioni.
Conclusioni :
Nulla di nuovo sotto la luce del sole …. Se si sale troppo è giusto che ci sia uno storno. Nella logica del trend a onde ciò è quello che dovrebbe fare una “sana” ripresa. Il mercato ha scontato, probabilmente con troppo anticipo gli eventi futuri. Le economie sono in ripresa, ma alcuni dati macro sono ancora in negativo. Per fare grandi guadagni a basso rischio il fattore tempo è essenziale, come pure la pazienza.
Il segnale short di breve-medio periodo è palesemente entrato. Sposto il livello della MANETTA da INDIETRO MEZZA a NEUTRO, in attesa di un set up per nuove posizioni long.
Saluti