Lo storno era nell’aria. Si è cominciato con l’imprevista caduta dell’oro nel mese di Luglio e poi si è proseguito con il Petrolio, Materie prime, Obbligazioni e ora anche le borse sono in forte correzione.
E’ stato un vero e proprio domino, di quelli però che ti fanno pensare e notare che sotto sotto è come se in tutto questo ci fosse una regia occulta a muovere i mercati. Per carità, lo avevamo detto cento volte di stare attenti alle quotazioni poiché era palese un bolla su quasi tutti gli asset e prima o poi le bolle scoppiano. Ma quello che è anomalo è che è sceso tutto anche quello che non avrebbe dovuto. Si è salvato al momento solo l’inflation linked.
In verità ora l’ oro ha disegnato quella che sembra essere una vera bear-trap con tanto di forte recupero anche dei volumi in acquisto negli ultimi giorni. Che l’avessero fatto scendere apposta per poi ricomprarlo ? Molto probabile!
E poi c’è il petrolio, che in questo pazzo nuovo mondo viene visto più come propellente per le borse che per il suo uso specifico : se il petrolio scende lo fanno anche le borse e viceversa. Praticamente il contrario di quello che dovrebbe essere. E’ noto che il petrolio basso favorisce la crescita ed allevia i conti dei paesi e aziende che lo importano, mentre quando è alto si grida alla recessione che presto arriverà, come fu nel 2009 con il petrolio a 147$ e previsioni oltre i 200$. Subito dopo il prezzo è crollato a 35$.
Ora lo vediamo ridiscendere da 60$ verso l’area dei minimi, buono da comprare ai primi cenni di rimbalzo.
Le cause della discesa sono imputabili a vari fattori. In primis l’enorme offerta in giro per il mondo da parte dei produttori e i mancati tagli dell’Opec che hanno incontrato un domanda stabile a causa del lieve rallentamento economico della crescita mondiale.
In pratica comprare l’energia a buon mercato è sempre una buona notizia ma ora si vede tutto nero e il prezzo continua a scendere … ma se non fosse così non ci sarebbero mai occasioni d’acquisto !
Idem per il comparto intero delle materie prime che in questo momento offrono prezzi storici davvero bassi, da veri saldi. Inoltre il sottopeso storico dei gestori ha raggiunto un picco estremo : un ottimo segnale contrarian.
Altro tassello che ha determinato il calo generalizzato è stata la Cina che ha visto passare il suo indice da 15.000 a 10.000 in poche settimane. Per contrastare il calo le autorità monetarie cinesi si sono attivate in modo aggressivo dimostrando con la svalutazione dello yuan che la Banca Centrale Cinese è davvero indipendente : pensano alla loro economia. Una considerazione la porta l’immagine seguente che mostra la grandezze dell’economie distribuite su una mappa geografica : la Cina è davvero piccola e gli Usa sono davvero troppo grandi. Nella odierna globalizzazione e per il principio dei vasi comunicanti inizierà un riequilibrio ?
Ciò causa inevitabili problemi agli USA che si trovano già alle prese con un probabile rialzo dei tassi a Settembre, anche se c’è chi dice che in questo contesto il 17 settembre è troppo presto per invertire la politica monetaria e si aprirebbe il vaso di Pandora facendo collassare il mercato. In verità, con le quotazioni di oggi, la cosa sembra già in parte scontata nei prezzi. In ogni caso il rialzo dei prezzi sarà lento e graduale generando comunque pressioni rialziste con il dollaro USA.
Anche il comparto delle obbligazioni Emerging Market ha sofferto e non poco, con fughe record di capitali e un sottopeso storico da parte dei gestori al minimo storico. Ci si dimentica però di dire che i veri rendimenti a 2 cifre esistono soltanto in questi paesi e se si tiene botta alla volatilità sono un ottimo affare.
CONCLUSIONI :
Nella newsletter “Qualcosa si Muove” del 2 Maggio 2015 scrivevo :
L’unica cosa certa è che non c’è certezza, e quando i mercati abbandoneranno questo loro quasi noioso andamento, aumenterà la volatilità e quindi anche l’incertezza, ma assieme a loro anche le ottime e tanto attese opportunità d’acquisto.
Oserei dire che finalmente si stagliano all’orizzonte ghiotte occasioni !
Magari è prestino ma io mi tengo pronto a fare così:
- Aumento la dose di ORO e Aziende aurifere.
- Aumento il peso sull’ Europa che ad ogni storno offre un rischio-ritorno sempre più basso. ( Dax molto vicino al supporto di 10.000 punti)
- Aumento anche per le OBB. Paesi emergenti ed anche in valuta locale.
- Accumulo su Petrolio e Materie prime in generale.
- Compro Cina e area asiatica, facendo attenzione al Giappone che ha stornato ancora poco, ma se storna un po’ di più è un’occasione per incrementare.
- Sto alla larga dagli USA : possono ancora scendere.
La volatilità ci accompagnerà credo per un bel po’ . Facciamoci subito l’abitudine con un occhio al timing.
Saluti