Sono passati esattamente 3 mesi dall’ultima mia newsletter quando il 20 maggio alzavo il livello manetta a AVANTI MEZZA FORZA, prevedendo un recupero delle borse, anche a forma di "V" e sp500 lo vedevo a fine luglio sui 1.500 punti.
Certamente ho esagerato con l’ottimismo ma l’idea era quella e si è rivelata buona e, fino ad oggi, fioriera di ottimi risultati.
La mia repulsione alla tastiera è solo in minima parte dovuta agli aumentati impegni familiari. Per il resto è invece stata una decisione voluta : durante questi 3 mesi ho letto di tutto e di più su profezie catastrofistiche, dalla fine dell’euro all’implosione totale di tutto il capitalismo occidentale. L’emotività è salita alle stelle e questo si traduceva nei grafici con barre giornaliere spesso incomprensibili e prive di valore previsionale.
In questi casi, per avere una lettura comprensibile dei grafici, ho dovuto allargare il timeframe fino al mensile. Anche il settimanale era poco chiaro. Segno che il mercato era irrazionale e come spesso accade, è meglio rimanere a guardare che operare su grafici erratici.
Per cui, pur rimanendo di visione rialzista, semplicemente volevo astenermi da ulteriori commenti che si sarebbero di fatto rivelati delle repliche a quanto detto in precedenza.
Ripercorrendo brevemente quest’ultimo periodo, si nota come il sentiment abbia offerto ancora una volta segnali ottimi considerando la «zona» come ulteriore opportunità d’acquisto. Le zone sono evidenziate con un cerchio verde :
Pessimismo estremo sugli azionari unito all’estremo ottimismo sul bund hanno offerto una rara, seppur sofferta, occasione per incrementare l’equity e come dicevo nella mia ultima anche degli indici Europei.
Lascio ad altri valutare il perchè ed il percome ad agosto le borse non sono crollate, a me basta sapere che il metodo, seguito con ferrea disciplina, continua a fruttare e anche bene.
Ad oggi quindi ci troviamo con un mkt impostato al rialzo, con l’Europa che ha spesso fatto da traino per Wall Street. Il sentiment si sta girando e viaggia ora spedito verso l’ottimismo. All’orizzonte si delinea quindi una fase rialzista di lungo periodo con sp500 diretto verso i suoi massimi storici che potrebbe questa volta bucare.
In base agli utili comunicati nell’ultimo trimestre dalle aziende Usa il p/e è sotto la media a 10 anni. Per tornare in media l’indice sp500 si dovrebbe portare sopra i 1.600 punti.
Come tutte le fasi impulsive non saranno esenti i ritracciamenti di breve. Già ora si ravvisa un ipercomprato e l’avvicinarsi dell’appuntamento cruciale di Jackson Hole, dove Fed potrebbe avviare il QE3, potrebbe offrire occasioni di presa di profitto.
Naturalmente, in accordo con il grafico, tali pull back vanno visti come occasione per entrare, avvantaggiandosi del fatto che questa fase iniziale del nuovo trend è stata sfruttata da pochi investitori, complice anche il periodo estivo. Una ripresa dopo il primo pullback potrebbe dare avvio ad un’onda 3 impulsiva elliottiana, con obiettivi rialzisti importanti, a quel punto certamente sopra i massimi storici di sp500.
Dal mio canto, avendo operato in controtendenza in accumulo nella «zona» mi trovo già in buon utile e, in accordo con il metodo, alleggerisco le posizioni prendendo parziale profitto, in attesa di nuovi spunti per incrementare.
La Manetta viene quindi portata ad un più mite livello di esposizione.
Saluti