Come anticipato nella mia precedente il mercato mostrava cenni di ipercomprato e dagli indicatori del Sentiment emergeva un quadro di “eccessivo ottimismo” nel breve periodo.
In questa settimana il mercato ha mostrato cenni di cedimento o quantomeno di volontà di andare in laterale.
Anche il VIX, ha confermato l’analisi con il break della trendline.
L’Analisi Tecnica poggi le sue basi su 2 importanti postulati : il mercato sconta tutto e la storia si ripete.
IL MERCATO SCONTA TUTTO :
Diverse volte, in questi ultimi mesi, ho menzionato il fatto che il mercato è anticipatore degli eventi futuri. Più nel particolare, il mercato anticipa di circa 6-9 mesi il ciclo economico. Di fatto è sempre stato così e anche stavolta non è stato diverso.
Il 9 Marzo Scorso si era in profonda crisi economica e recessiva. Si aveva paura che il mondo finisse, eppure quello fu il giorno dei minimi: da quel giorno il mercato ha messo a segno uno dei recuperi più forti che la storia finanziaria abbia mai conosciuto. Il trend ascendente ha sanato le ferite emotive causate dal grande crollo, ed oggi, a distanza di soli 6 mesi, si segnano performance su diversi indici che spesso superano il +100%.
Il grafico mostra come SP500 abbia anticipato la fine della recessione.
LA STORIA SI RIPETE:
Sono certo che un grafico vale più di mille parole. Sotto è mostrato il confronto dell’attuale recupero di borsa con quello fatto registrare dopo la crisi del 1982. Risulta evidente che, al momento, sembrano essere due grafici quasi gemelli. Come mai ? E’ evidente che se il mondo cambia attorno a noi, l’essere umano rimane sempre lo stesso con le sue indomabili emozioni : avidità e paura.
Il Sentiment :
In questi giorni si sente parlare da ogni dove che il tunnel recessivo sta per finire e che le economie sono in ripresa. Qualcuno azzarda pure a dire che le borse vanno bene !
I dati macro sono usciti per lo più molto buoni con in testa l’ISM MANIFATTURIERO in salita a 52.9. Quando supera 50 significa che l’economia si espande. Deficita invece di positività il dato sull’occupazione che negli USA è salita al 9,7%. Bene il dato sulle case.
Vediamo allora chi ci crede e chi no nella ripresa :
A giudicare dai grafici del sentiment certamente ci credono gli Investitori Professionali ( INV INTELL) che hanno incrementato le proprie posizioni LONG e ridotto gli SHORT.
Ci credono anche i Fondi comuni d’investimento, come mostra il grafico dei COT NOT COMMERCIAL che alleggeriscono gli SHORT ma non le LONG:
Quelli che ancora non ci credono sono gli investitori privati, gli AAII , ossia il pubblico indistinto:
Il grafico mostra che il gradimento o fiducia degli AAII è ancora ben lontano. Non solo ma è da notare che appena la borsa prende una pausa lo spavento è grande e subito si tirano indietro. Questo per noi è un bel segnale positivo. Ciò significa che la massa deve ancora entrare.
La considerazione del sentiment per me è questa : se ad oggi credono nel trend i grandi investitori e i Fondi comuni, ma la massa è ancora fuori dal mercato, significa che il trend è ben lungi dall’aver esaurito la propria forza. E’ noto infatti che il privato entra in borsa con il trend già avviato da un bel pezzo oppure ai massimi dello stesso.
UN DATO STATISTICO :
Da un punto di vista delle mensilità entriamo ora con la 37° settimana nel ciclo statisticamente negativo, per poi riprendere il Bull Market dalla metà di ottobre in poi.
MUTUI :
Saranno certamente felici i possessori di mutui a tasso variabile con l’ EURIBOR ai minimi storici. Si risparmia molto sulle rate e a giudicare dal momento economico non sono previsti rialzi di tasso nel breve periodo, e comunque, anche se nel 2010 la politica monetaria dovesse mutare, i cambiamenti o rialzi all’insù del tasso BCE saranno morigerati, mantenendo de facto inalterata la convenienza dei mutui a tasso variabile rispetto a quelli fissi.
CONCLUSIONI:
Se di correzione si tratta è probabile che sia di breve durata e non profonda. I dati macro sono in miglioramento continuo. Trattasi quindi di una correzione SECONDARIA in un trend PRIMARIO in accordo con le più accreditate teorie di DOW, ELLIOTT e FIBONACCI.
Il momento è statisticamente sfavorevole fino alla metà di ottobre, quando per giunta inizierà la nuova stagione degli utili aziendali. Fatto quest’ultimo non di poca importanza poiché i dati saranno confrontati con quelli di 12 mesi fa, quindi ci si aspetta utili in crescita da ogni dove.
Il mercato ha finora scontato l’uscita dalla recessione e ora sconta gli eccessi di ipercomprato e troppo ottimismo.
La prova del 9 dovremmo ottenerla da fine settembre-inizio ottobre in poi. Lì sapremo se il mercato potrà continuare la sua ascesa con le proprie forze, per cui, in ottica di medio lungo termine, l’attuale fase di debolezza va vista come opportunità per incrementare le proprie esposizioni azionare, puntando sugli utili futuri che le aziende sane produrranno in concomitanza con l’uscita dalla crisi più brutta del secolo.
Saluti