Gli indici si sono portati dapprima sulla parte alta della congestione, ed ora provano a romperla con forza. In evidenza il settore tecnologico con il Nasdaq 100 che si è portato sopra la storica soglia dei 2.000 punti e si avvicina velocemente alla resistenza posta a 2.050:
S&P500 è un tantino arretrato ma il rapido pull back ha evidentemente attirato nuovi compratori e sembrerebbe proprio voler abbandonare la lunga fase di congestione che ci ha accompagnato in questi mesi :
Gli ordini di acquisto che ho visto passare nei book in questi ultimissimi giorni di storno sono probabilmente di grossi fondi che hanno intravisto, ad ogni debolezza del mercato, una buona occasione per accumulare.
Mentre molti parlavano ancora dello stato di salute dell’economia USA, c’è stato anche chi ha approfittato dell’incertezza per fare investimenti duraturi, sapendo che, in fondo, la borsa anticipa i dati macro di 6-9 mesi.
In settimana sono usciti diversi dati macro tra cui quelli sul lavoro in grigio, mentre quelli sulle case sono stati buoni.
Il discorso però che vorrei fare oggi è guardare la situazione d’insieme, con una panoramica ad ampio respiro. A tal proposito ripropongo una slide che postai verso i minimi di Marzo 2009 :
Io credo che si stia concludendo la fase della “diffidenza”, ossia quella in cui la prima salita non convince tutti, soprattutto i risparmiatori privati che, ancora scottati per aver subito ingenti perdite (solo chi ha venduto), se ne stanno ancora nascosti a leccarsi le ferite.
Non faccio l’indovino, ma provando a leggere il SENTIMENT, azzarderei l’ipotesi che ci si stia avviando alla fase della scoperta, dove gli indici potrebbero fare un rialzo a 2 cifre in poco tempo e destare l’attenzione della massa che parteciperà nell’alimentare il trend.
Questo è classico dell’ onda 3 impulsiva di Elliott, la più lunga e duratura. Almeno nella storia è sempre stato così e non vedo motivi affinché non possa esserlo anche stavolta.
Dal barometro non abbiamo, a prima vista. indicazioni chiare di atteggiamenti estremi :
Ma ad un occhio più attento e misurando il mercato nelle sue componenti di lungo raggio, notiamo che i titoli che sono sopra la MM200 non sono poi nella fascia estrema. Ciò significa che, in ottica di lungo raggio, i titoli possono salire ancora :
In ottica invece di medio termine, leggendo quindi la mm 50, notiamo che sono molti i titoli che sono sopra a questa media, che per altro ha già scaricato gli eccessi di breve periodo in questi giorni. Se leggiamo questo come un oscillatore , sappiamo benedissimo che il contatto con la zona di ipercomprato non è un segnale di vendita. Molto più credibile sarebbe vedere una divergenza ribassista, e per realizzare questa condizione gli indici dovrebbero portarsi più su e di parecchio rispetto a 1.140 di S&P 500.
Il segnale così interpretato è indice di forza nel medio periodo.
CONCLUSIONI :
A metà agosto avevamo ventilato la concreta ipotesi che il ribasso di allora sarebbe stata un’ottima occasione per comprare, nella parte bassa della congestione, e così, disciplinatamente, seguendo il mio metodo, avevo spostato la MANETTA su AVANTI MEZZA FORZA in posizione più aggressiva.
Ora, contrariamente al passato, durante la fase di congestione, poiché S&P 500 è la 3° volta che prova a rompere la congestione, e il numero 3 in borsa pare essere un numero “magico”, lascio il segnale in posizione aggressiva e seguo il mercato che se romperà definitivamente le resistenze in quest’ area potrà salire di parecchio.
Saluti