Il rimbalzo c’è stato ed ora il mercato si è riportato in zona neutra. Hanno certamente contribuito i dati macro sull’occupazione che, sebbene negativi, tendono al miglioramento. Giovedì sono usciti i dati sul numero dei sussidi alla disoccupazione : 502K contro le attese di 512K .
La disoccupazione USA è vista in calo per il 2010 dal picco del 10.3% registrato ultimamente.
Anche la tendenza delle paghe perse, sebbene ancora rappresenti numeri negativi, è ben distante dai quasi 800.000 buste paga perse di qualche mese fa.
Venerdì 13 è uscito il dato della Fiducia Michigan, in calo a 66 punti contro i 73 di settembre e la bilancia commerciale USA sotto le stime. Dati questi che dovrebbero raffreddare la voglia di rialzo nel breve.
La settimana è stata in ogni caso positiva sospinta dall’indice di riferimento dei mercati emergenti che si e’ reso protagonista negli ultimi sei giorni della prova più convincente nell’arco di sei giorni da luglio, dopo che la produzione industriale cinese e gli ordini ai macchinari in Giappone sono cresciuti, rispettivamente del 16% rispetto a un anno prima e del 10% rispetto al mese precedente, sottolineando che la ripresa sta accelerando nelle due maggiori economie al mondo dopo gli Stati Uniti.
SENTIMENT:
Il rapporto tra Rialzisti e Ribassisti in USA, dopo aver toccato una zona di estremo pessimismo è tornato rapidamente in zona neutra. In pratica i piccolo investitori non hanno perso tempo ed hanno ricomprato subito dopo il calo registrato la scorsa settimana. E’ però probabile , come vedremo più avanti che gli istituzionali sono alla finestra in attesa di segnali BUY più convincenti.
In ogni caso il Barometro complessivo del sentiment si sta gradualmente spostando verso il pessimismo, ma a tutt’oggi, è ancora in zona neutra e non offre pattern d’ingresso a basso rischio.
Il confronto dell’attuale ripresa rispetto alle altre più brutte crisi evidenzia che il trend è il più forte, e la sua inclinazione è la più ripida rispetto alle altre. Si avvicina però un periodo di storno ?
ANOMALIA SUI VOLUMI :
Il padre dell’analisi tecnica, Charles Dow, postulava che il trend, per essere vero e genuino, deve essere accompagnato dai volumi, sia in rialzo che in ribasso. Ebbene, negli ultimi tempi le discese dei mercati sono accompagnate da volumi crescenti, quindi genuine, mentre nelle salite i volumi sono decrescendi, facendo presupporre che le salite siano falsate o poco convincenti.
Il grafico sotto è eloquente. Trattasi dell’S&P500 con candele giornaliere :
CONCLUSIONI:
Il trend rimane forte ed è giusto rimanere dentro, ma c’è da fare attenzione nel breve periodo poiché i dati macro non hanno brillato e il rimbalzo tecnico dei mercati si è avuto con volumi in diminuzione.
Meglio attendere segnali più chiari dai grafici e dal sentiment.
In ogni caso, da ora a gennaio, non vi sono più dati societari e macro in vista, la via appare libera ed io posso ipotizzare soltanto 2 scenari : o si parte al rialzo per il rally di fine anno, e allora si entrerà sulla forza o tutt’al più il mercato vedrà una congestione laterale.
Per questi motivi si chiudono le operazioni di breve respiro e riporto la MANETTA sul livello NEUTRO in attesa di nuove condizioni favorevoli.
Saluti