Ormai è una costante, ogni volta Trichet parla a sproposito e fuori tempo, senza sincronia e affinità con il mondo circostante.
Nella riunione che si è tenuta lo scorso Giovedì alla BCE Trichet ha dichiarato apertamente che il 7 aprile prossimo rialzerà i tassi. Ci si aspetta un rialzo dello 0,25%. Nel web, su Trichet, si è detto subito di tutto, con improperi e parolacce, si è andati dalle accuse di aggiotaggio internazionale al terrorismo finanziario.
Secondo me hanno ragione ad insultare Trichet. Non è infatti la prima volta che l’illustre banchiere fa passi falsi e discutibili sia nella forma che nella sostanza.
Nella forma poiché il rialzo dei tassi non si annuncia, o lo si fa oppure no, altrimenti si da modo alla speculazione di agire, cosa che anche stavolta è successa con un ovvio e gratuito rialzo dell’euro contro dollaro di 100 pips in soli 15 minuti.
Nella sostanza poiché in questo momento, la crescita UE è ancora debole, si parla di una forbice compresa tra 1,3-2,1% per il 2011 e tra un misero 0,8- 2,8% nel 2012, e poi l’occupazione che ancora stenta a decollare con una crescita dei redditi esigua.
Trichet giustifica le sue intenzioni guardando l’inflazione che ha rialzato la testa, ma è qui che "casca l’asino": forse a Trichet sfugge il fatto che l’inflazione è si salita per effetto del rialzo delle materie prime, che si dividono in due grandi aree, materie prime legate all’energia (petrolio, gas ecc) e materie prime alimentari. Ebbene, queste ultime sono salite a 3 cifre percentuali, molto più del petrolio e del gas che tra le altre cose viaggia sui minimi storici.
Da ignorante in materia vorrei quindi rivolgere le seguenti domande all’illuminato Trichet:
1. Se per far crescere il Pil fino ad un più consono 5% abbiamo bisogno di investimenti da parte delle aziende, perché alzi i tassi con così tanto anticipo ostacolando di fatto tale processo ?
2. Pensi forse che tu della BCE con un rialzo di appena +0,25%, fermerai la speculazione internazionale sulle derrate alimentari?
3. Se, come abbiamo detto, le famiglie già pagano un conto più salato sulla benzina, tu le appesantisci con un rincaro dei mutui variabili?
4. Così facendo, l’Euro salirà ancora, e tu pensi che non sia dannoso per le aziende che esportano?
Se incontrate Trichet fatemi sapere cosa risponde.
Negli USA invece se la ridono, con i dati sull’occupazione veramente buoni e una Fed che dichiara che NON pensa minimamente a rialzare i tassi per lungo periodo (si pensa 1 anno). Certo, anche loro sono alle prese con i problemi legati al deficit, non foss’altro perché il QE2 non è bastato e si pensa al QE3, con legati i rischi inflazionistici, ma la differenza rispetto a Trichet è sostanziale: in USA prima si crea moneta, occupazione, crescita dei redditi, PIL positivo e poi si pensa ad agire sui tassi!
Guardiamoci ora un po’ di grafici che è meglio….
Cominciamo subito con il petrolio, che a sentire i telegiornali potrebbe arrivare oltre i 240$ al barile. Allora diciamo subito che se così fosse ci sarebbe un’altra recessione e di quelle brutte, poiché è stato stimato che ogni 10$ d’incremento del petrolio corrisponde una diminuzione del PIL di 0,5% e dal grafico riportato in basso il PIL scenderebbe a zero con un prezzo del petrolio a 192$ al barile:
L’estrema volatilità al rialzo innescata dal petrolio potrebbe invece avere vita breve, come segnalato in questo post sul sito : Shooting Star sul Petrolio e anche perché l’attraversamento delle bande di bollinger con il prezzo che staziona sopra di esse è spesso segno d’inversione :
SP500:
Sul lato dell’analisi tecnica osservo il grafico dell’SP500 e più lo guardo e più mi convinco che necessita di una ulteriore flessione, magari veloce e non troppo profonda ma sia il grafico sia gli oscillatori sembrano voler ripetere il pattern del Dicembre 2009:
La volatilità è aumentata e le probabilità di un colpo di coda al ribasso aumentano. Per il VIX la situazione è confusa con il grafico stretto in una congestione sulla trendline e attorno al valore chiave di 20:
Il sentiment, visto dal punto di vista macro, è ancora in zona neutra e non sembra volerci dare indicazioni chiare:
Una cosa invece interessante e di spunto la possiamo invece trovare nella statistica settimanale. Ora entriamo nella settimana n° 10 che corrisponde ad un nuovo ciclo favorevole per le borse:
CONCLUSIONI:
Uno storno c’è stato ma, nonostante gli ottimi dati macro, i grafici sembrano voler dire che vogliono scendere ancora un po’. Meglio quindi aspettare e comprare sulla debolezza.
A conforto di tale ipotesi accorre il buonsenso che mi fa notare che, a fronte di questi ottimi dati macro, i mercati avrebbero dovuto innescare un altro rally e invece così non è stato, segno che il grafico li aveva giù scontati.
E poi non dimentichiamoci di Trichet ….
Al momento lascio la manetta su Neutro pronto a spostarla in acquisto al momento opportuno, che a guardare la statistica settimanale potrebbe verificarsi in settimana, vediam….
Saluti