Che nome gli diamo a questa crisi ?
Nel passato ogni crisi ha avuto un nome ed un motivo ben preciso. Che si chiamasse subprime, torri gemelle, guerra del golfo o dot.com, i mercati avevano il motivo per scendere ed un colpevole da incriminare. Oggi si scende ma non è ben chiaro perché.
I ribassisti certamente hanno trovato terreno fertile, avendo ampia scelta tra il rallentamento cinese e globale, la fine del qe americano e il rialzo tassi, la ricapitalizzazione delle banche europee e prezzo del petrolio troppo basso.
Andando per ordine ed esaminando i problemi uno ad uno ci si rende conto che la situazione è molto meno grave di come invece appare sui listini, che dal loro punto di vista scontano uno scenario addirittura recessivo in corso.
Problema Cina : Si è gridato allarme Cina per un mero rallentamento come fosse in recessione ! Ma la Cina ha chiuso il 2015 con una crescita del 6,9%, molto vicino al target del governo a 7%. Quindi rallentamento si, con Pil % più piccolo ma più grande in valore assoluto, e questo purtroppo non viene detto. Un paese come la Cina, man mano che cresce aumenta la sua base si PIL ed è ovvio che lo scarto in % andrà riducendosi via via che la base aumenta. Gli USA sono cresciuti dell’ 1,75% nel 2015 eppure sono il perno del mondo. La Cina è un falso problema e quindi un’opportunità di acquisto.
Problema crescita mondiale : Il FMI ha rivisto al ribasso la crescita mondiale dal 3,6% al 3,4%… di cosi poco? Si. Eppure i mercati stanno reagendo come fosse il finimondo. Falso problema anche qui = opportunità di acquisto.
Problema rialzo tassi USA : La FED ha cambiato politica invertendo la curva e portandoli “gradualmente” al rialzo senza affermare che ad ogni riunione il tasso verrà rivisto al rialzo in automatico, ma verrà valutato di volta in volta in base alle condizioni economiche globali. Quindi, con un mercato del lavoro in ottima salute (dati di giovedì 11 febbraio), è lecito attendersi che la FED raggiunga il suo obiettivo d’inflazione al 2% entro un ragionevole lasso di tempo, senza compromettere i buoni valori raggiunti si qui. I tassi verranno alzati con una tempistica a fisarmonica, lasciando quindi al mercato ampi spazi di manovra. Anche qui falso problema e opportunità d’acquisto in essere.
Problema banche europee : Certo che qui un po’ di responsabilità l’Europa ce l’ha. Si vive in funzione della paura che le banche non siano sufficientemente capitalizzate e si fanno mille e più controlli in tal senso, generando però una spirale di paura ingiustificata. Le banche di oggi stanno molto meglio rispetto alla crisi dei subprime. Sul settore bancario si è scatenato un putiferio che ha dell’inverosimile. Un esempio per tutti il titolo UBI che ha comunicato utili per 161 ML€ nell’esercizio 2015, mentre l’anno prima la perdita fu di 725,8 ML€. Il dividendo approvato e da distribuire è dello 0,11€ per azione, che con un prezzo di circa 3€ corrisponde ad una resa del 3,7% ! Un rendimento davvero buono eppure il titolo è sprofondato di oltre 15% in un solo giorno. Follia ! L’assurdo è che anche le altre banche hanno comunicato risultati molto soddisfacenti in termini di resa e si capisce chiaramente che sono solide e che la crisi dei subprime è per loro ormai alle spalle, ma il mercato sembra essere sordo. Opportunità d’acquisto.
Problema petrolio : Anche un bambino capisce che se il prezzo del petrolio è basso l’economia nel suo complesso ne tre beneficio : fare il pieno alla propria auto costa meno e le famiglie hanno più risorse da spendere; il comparto auto vende più macchine e quindi i titoli si apprezzano notevolmente; le aziende spendono meno per produrre e l’Europa intera, notoriamente importatore di petrolio ne beneficia in toto. Eppure i titoli auto segnano -50% in un solo mese, le borse affossate e si urla pure alla recessione per il petrolio basso nello stesso modo di quando era a 147$. Scusate ma qui Keines si rivolta nella tomba ! Comunque è di ieri la notizia che l’OPEC taglierà la produzione ergo …. Opportunità d’ acquisto.
Nei miei 25 anni di consulente finanziario una cosa l’ho imparata : Quando il mercato esce fuori dalla logica, al rialzo o al ribasso, è il momento di agire. In questo caso c’è da comprare ed esporsi ad un rischio/rendimento molto basso. Ricordo che il nostro btp 10 anni rende 1,5% lordo a fronte di opportunità sui mercati e materie prime di rendimenti a 3 cifre … fate voi.
Tornado al tema dell’ attuale violenta svendita sui mercati, vorrei approfondirne le ragioni e giacché, come abbiamo visto, esse non dipendono da fattori macro che invece suggeriscono il contrario, bisogna rivolgere lo sguardo altrove. Io azzardo l’ipotesi che il mercato si sia avvitato su se stesso come fa la palla di neve che si trasforma in valanga. L’uso esagerato della leva finanziaria ha fatto scattare in Stop Loss al primo rallentamento e correzione degli indici da 5 anni a questa parte. Di seguito si sono accodati i ribassisti, che notoriamente sanno colpire forte in punti ben precisi, scatenando il loro alleato principale : la paura.
Da cultore dell’analisi tecnica posso solo che confermare che i grafici sono la trasposizione del comportamento umano, imprevedibile e molto spesso irrazionale. Nell’attuale fase di ribasso ci vedo soltanto molta paura, irrazionale e ingiustificata. Il grafico è da guerra civile in corso o da collasso economico improvviso, quando invece non è assolutamente così.
Opportunità d’acquisto sull’Europa, in particolare sul settore bancario e auto.
L’Euro prende temporalmente slancio proprio sull’aspettativa che la FED non alzi più i tassi o lo faccia chissà quando, ma noi sappiamo che le intenzioni sono esattamente opposte e poi a breve arriva Draghi che da attese porterà ulteriormente i tassi in negativo. Le forze di medio lungo sono ancora pro-dollaro. Opportunità per comprare dollaro.
L’oro innesta il turbo e con lui i titoli del comparto metalli preziosi. La congestione o base viene rotta al rialzo innescando quella che sembra la fine della correzione dell’oro ed il proseguimento del trend long di lungo periodo. Oro quindi fuori dal pantano e di nuovo luccicante. Opportunità d’acquisto.
CONCLUSIONI :
Che dire … i mercati sono sempre stati così, vulnerabili e spesso irrazionali, ma oggi sono vivi più che mai. L’anomalia è stata semmai negli anni precedenti che si saliva, di poco, ma in modo costante, illudendo e abituando gli investitori che i mercati fossero stabili, che regalassero soldi e serenità. Bastava comprare ogni piccola correzione e aspettare qualche giorno per guadagnare…. Pura illusione: dal 2014 fino all’inizio del 2015 si è vissuto in un limbo artificiale, irrealistico ed oggi invece è tornata la normalità.
Lo ripeto ancora una volta : i mercati sono la trasposizione dell’essere umano per sua natura emotivo e spesso irrazionale. Ogni tentativo teso a stabilizzare i mercati equivale a tentare di domare gli istinti arcaici dell’uomo : avidità e paura. Impossibile farlo.
Benvenuta normalità !
Ah dimenticavo … ho trovato il nome adatto a questa crisi : CRISI ISTERICA !
Saluti