Il mercato non sembra voler perdere l’ottimismo, nonostante molti segnali dal fronte tecnico e del sentiment offrano divergenze tali da far pensare ad un imminente presa di beneficio e calo delle quotazioni nel breve periodo.
Non hanno spaventato neanche i dati statistici sul periodo ciclico di borsa che vede a partire dalla 37° settimana l’incombere di un ribasso fino alla metà di ottobre.
Il motivo di così tanto ottimismo è da cercare nella diffusione dei dati macro e dal tam-tam dei media che pongono soltanto oggi, con palese ritardo, la loro attenzione sull’ uscita della crisi.
DATI MACRO :
I dati buoni sul fronte macro sono sicuramente il GDP (PIL) americano e il CPI (inflazione americana) :
Il fatto che si preveda un Pil che passa da -6% a +2% è certamente una buona notizia.
Anche passare da un regime di deflazione ad una sana inflazione aiuta a pensare che davvero il peggio è passato.
Ad aiutare il clima è stato anche la diffusione del dato ISM che superando quota 50 fa “de facto” passare l’economia in una fase espansiva :
La stessa cosa non si può dire della disoccupazione giunta ormai in America alle soglie del 10% gettando ombre sulla solvibilità delle persone nonché sull’ aumento del rischio di erogare prestiti da parte delle banche :
Per smorzare gli allarmi sull’occupazione c’è da dire che le aziende licenziano sempre meno, come da grafico sotto riportato :
Sui BOT ritengo utile postare uno stralcio di articolo di WSI :
CRISI: I BOT A 3 MESI VALGONO MENO DI ZERO
di WSI
Non era mai successo, rendimenti negativi (meglio il materasso): gli "investitori" incasseranno lo 0,08% in meno dei soldi investiti. Calano anche i consumi tecnologici. "Il 25% degli italiani non riesce a pagare le bollette".
Il record del primo rendimento negativo era stato raggiunto alla fine di agosto anche dai Bot semestrali, che erano stati collocati con un rendimento dello 0,55% lordo, vale a dire che anche in questo caso, una volta detratte tasse e commissioni, il guadagno netto che rimane in tasca ai risparmiatori è solamente dello 0,08%.
Minimo storico anche per i Bot annuali che segnano un deciso calo. I titoli a 12 mesi lasciano sul terreno 0,210 punti percentuali, con un rendimento composto che si attesta sullo 0,741%, e un modestissimo rendimento netto dello 0,35%.
Nonostante il calo dei rendimenti, rimane buona la domanda. Il Tesoro ha assegnato 4 miliardi di Bot trimestrali e 7,5 miliardi di titoli annuali a fronte di una richiesta che, per le due spezzature, era stata rispettivamente pari a 9,6 e 12,9 miliardi.
Dai dati risulta quindi palese che l’avversione al rischio da parte dei risparmiatori, qui da noi, è ancora molto alta : i risparmiatori non si fidano ancora della borsa e preferiscono far rendere i propri denari 0% piuttosto che vedere qualche segno meno, anche se, devo dire, qualcuno ha recepito i messaggi dei media e si sta affacciando al Borsino Titoli per chiedere cosa comprare.
ANALISI TECNICA :
Il mercato si sta comportando in maniera anomala ! : E’ vero che il prossimo target di profitto si individua a quota 1.200-1250 di S&P 500 cioè a settembre 2008 quando fu data la notizia del fallimento di Lehman Brothers, ma per arrivarci sarebbe opportuno prendere una pausa.
Molti indicatori sono in divergenza negativa e 1 per tutti è il volume :
Nella giornata di martedì della scorsa settimana il mercato è sceso di 2,21% con volumi molto alti (barra rossa più alta nel graf.) poi è risalito con volumi crescenti ma sotto i massimi di martedì. Consideriamo pure che Lunedì in USA era festa con il Labor day e nel prefestivo il mercato è cresciuto con volumi ridotti, anche se da consuetudine nel prefestivo il mercato è piatto.
Ma se i grandi e medi operatori, come mostrato nella mia precedente, stanno alleggerendo le posizioni, gli unici che mettono soldi ora pare siano i piccoli operatori o risparmiatori in genere.
Di solito tutto ciò genera un segnale SHORT, ma consideriamo anche il fatto che se la massa dovesse muoversi sarà lei a comandare e i mercati continueranno a salire. A giudicare da come si corre a comprare BOT ritengo questa eventualità poco probabile e siccome a pensar male spesso ci si prende è meglio ora essere prudenti con gli acquisti.
SENTIMENT :
D’altronde i segnali che vengono dal Sentiment sono per lo più SHORT.
I titoli che superano la Media Mobile a 200 e di una certa quantità pone l’accento su un mercato in ipercomprato che prima o poi rientrerà in media.
Stessa cosa dicasi per le Azioni sopra alla media a 50 periodo, quindi a medio raggio:
Anche l’indicatore BPI mostra la divergenza in area di “ESTREMO IPERCOMPRATO”
Il Barometro che misura lo spessore, cioè la partecipazione degli attori nel mercato è alle stelle. Certo questo è normale in una fase di forte uptrend, ma rimane il fatto che esso genera molto spesso un segnale valido in anticipo sul trend :
Conclusioni :
Quest’ultima fase del rialzo non mi è piaciuta :
· Essa non è in accordo con la teoria di DOW sui volumi : se il mercato cresce e i volumi diminuiscono il rialzo è effimero.
· Nell’ Intraday vedo grafici che giudico abbastanza “anomali”.
· Divergenze sull’analisi tecnica.
· Sentiment orientato al troppo ottimismo = segnale short.
A questo punto tutto può essere così : l’S&P ha di fatto rotto a rialzo il precedete massimo dando un segnale di forza. A breve dovremmo veder concretizzare una delle 2 seguenti ipotesi :
· I mercati scenderanno per un po’ scaricando tutti gli oscillatori, per prendere fiato e sferrare l’attacco a quota 1.200 di S&P 500. Forse le scadenze tecniche della terza settimana di settembre daranno il via allo storno ??
· Nel mercato entra la “massa” con volumi crescenti. Il grafico s’impenna diventando iperbolico almeno fino a 1.200 in poco tempo.
Una delle ragioni principali del rialzo in corso potrebbe risiedere nell’enorme livello di liquidità in circolazione che non riesce più a trovare soddisfazione nella remunerazione offerta dai tassi di mercato monetario, prossimi a zero. Ma a noi questo è noto già da tempo.
Per come la vedo io non credo che la massa sia pronta ad entrare in borsa proprio ora, poi tutto può essere, ma ragionando in termini di probabilità, vedo la cosa davvero poco probabile.
Per cui, non volendomi discostare dal mio metodo, che con questi dati mi pone in ottica contrarian passo il livello della “MANETTA” da “manovra indietro” a “indietro mezza” . Si rimane assolutamente dentro ma per prudenza ed in ottica di breve si prende profitto parziale ove ci sono le punte di guadagno.
N.B. Mentre scrivo (ore 19.00) di venerdì sera il mercato USA ha girato al ribasso con forte segnale SHORT accompagnato dai volumi. BUND, DJEUROSTOKXX50 e PETROLIO confermano. Che la statistica sia in errore di una settimana ? Lunedì lo sapremo.
Arrivederci alla prossima settimana.