Continua la fase di congestione-debolezza di breve periodo sui listini internazionali. Pecora nera l’Europa, con i problemi della Grecia e ora anche la Germania che prevede un rallentamento del ritmo di crescita, molto forte nel 2010 con +3.6%.
Come se non bastasse Standard & Poor’s taglia l’outlook sul rating all’Italia. Confermato il rating A+ sul debito a lungo termine, ma l’outlook è passato da stabile a negativo. Personalmente non darei molto conto alle news di Standard & Poor’s, ormai agenzia di dichiarata inaffidabilità, cioè la stessa che aveva dato la AAA a Lehman Brothers 10gg prima di fallire. Successe la stessa cosa a metà aprile negli USA quando Standard & Poor’s prese di mira il debito pubblico americano abbassando il suo rating : mercati nel panico per qualche ora, poi di nuovo tutto su.
Il tempismo di Standard & Poor’s assomiglia molto più ad una spudorata manipolazione che a corretta informazione.
Anche in Cina l’inflazione continua a surriscaldare l’economia ma gli fa da contrappeso una forte politica restrittiva.
Il dollaro beneficia della situazione e anche il Bund allunga il passo.
Intanto in USA si quota LinkedIn e non si può fare a meno di notare il rialzo di +90% nelle prime ore di contrattazione. Nuove prove per una bolla .com o più semplicemente lungimiranza degli investitori ?
SENTIMENT :
I recenti storni e incertezze del mercato hanno fatto precipitare la percentuale dei rialzisti degli AAII, investitori privati, al 26.7% . Scendendo sotto a 30% si entra in zona di opportunità d’acquisto.
Sull’Europa il DSI non offre indicazioni chiare ma tende a scendere la percentuale di ottimisti:
Sull’America invece il sentiment si mantiene in zona di ottimismo e ogni storno di una entità anche modesta ha rappresentato una opportunità di acquisto:
La reazione del Bund è stata corposa e anche rapida, con il DSI che è entrato in zona di forte compiacenza. Il trend è ancora in atto e possibili nuovi allunghi sono da mettere in conto:
ANALISI GRAFICA :
L’ indice europeo è stato respinto in congestione dal suo presente massimo e la MM200 si è fatta sentire alla sola vista. La trendline dinamica di supporto è ormai prossima al contatto dei prezzi con il 38,2% di Fibonacci che ha rappresentato la media della congestione per tutti questi mesi.
Un segnale long in queste condizioni si avrebbe soltanto se si ha un falso break verso il basso o da un recupero repentino dell’indice sopra la MM200:
Gli USA con SP500 sono in lotta sulla neck-line del testa spalla rialzista che fatica a partire con target 1428. La formazione a bandiera indica una pausa prima di una ripartenza :
Sul Bund il trend è nettamente al rialzo con 1° resistenza posta a 125,30 sul Fibonacci e 2° resistenza 126.71 sulla MM50 :
EUR/USD vede il supporto di 1.40 come il più probabile a breve periodo. L’ attuale fase di congestione sul giornaliero sembra essere una pausa prima di una ripartenza short:
CONCLUSIONI:
La situazione di breve/brevissimo termine volge al negativo con dati macro deteriorati e news negative sui debiti sovrani. Un rapido ribasso porterebbe nella zona di estremo pessimismo gli AAII e parte degli investitori professionali, generando quindi un segnale long.
Rispetto alla media storica a 10 anni il mercato è ancora a forte sconto, molto evidente dai rapporti Price/book e Price/earning forward .
Nel medio lungo i grafici continuano ad essere impostati al rialzo con minimi e massimi crescenti, pertanto ogni storno non può che essere letto come occasione per incrementare le posizioni azionarie.
Saluti