La compiacenza degli investitori sembra invulnerabile ad ogni cosa e il mercati continuano la loro, seppur lenta, crescita.
Le tensioni geopolitiche si vanno affievolendo e la politica accomodante della Fed con tassi bassi ancora per lungo tempo spingono in alto l’ottimismo degli investitori. Neanche il tapering volto a ridurre gli acquisti della Fed, ormai di prossima conclusione, fa intravvedere segnali di allerta per il prossimo futuro. Dunque, il malato americano è in grado di camminare con le proprie gambe.
In questo contesto le materie prime e in particolare i metalli preziosi soffrono e segnano minimi di periodo, come a dire che non c’è bisogno di proteggere gli investimenti da scossoni imprevisti delle borse.
Scenario quindi perfetto per il risk-on …. Se non fosse per un piccolo dettaglio : il dollaro è in forte recupero su tutte le valute compreso l’Euro e il trend sembra ancora nella fase iniziale con target importanti sulla parte bassa del rapporto EUR/USD, ma forse ora è tempo di un pullback.
Questo porta ad una serie di valutazioni che non leggo in giro per la rete da parte di analisti affermati, ossia, se il dollaro sale è lecito pensare che la borsa USA al di fuori degli Stati Uniti risulta più cara di prima con l’aggravante che per le aziende Usa ciò comporta minor competitività e compressione degli utili aziendali.
Ciò inficia sui rapporti P/E, già elevati per conto proprio, riducendo il premio di rischio sui mercati azionari.
Ovvio che di alternative all’azionario ve ne sono poche. Qualche margine si può ancora prendere dalle riduzioni di spread in giro per il mondo, ma occhio ai corporate e high-yield che sono molto tirati.
Caso a parte invece è l’area già segnalata tempo fa delle obbligazioni paesi emergenti in pieno rally con performance del 10% da inizio anno e offrono ancora spazi di crescita.
In tutto questo gli investitori si confermano molto bullish con gli AAII in zona di estremo (segnale di allerta contrarian) e gli Investors Intelligence appiattiti sui massimi (altro segnale di allerta).
I gestori di fondi attivi invece marcano già una divergenza (Segnale di conferma contrarian ?)
Conclusioni :
Rimango convinto del metodo volto alla prudenza e con approccio contrarian di medio lungo periodo : Quando splende il sole sui mercati finanziari io compro l’ombrello. In pratica faccio acquisto a rate di put su S&P 500 e compro dollari. Mi copro dal rischio d’impennate della volatilità, nuovamente in zona di minimi, comprando Oro e metalli preziosi. Acquisto Bond emergenti in USD e valuta locale, inflation Linked e mi piace l’Africa.
Saluti