Sarà per la statistica o perché è tempo che molti lo dicevano ma, in ogni caso, è iniziato un trend “secondario” al ribasso.
Io direi :” E meno male !” Non per passare per “gufo” o cassandra che sia, ma perché tecnicamente è meglio così.
Il rischio di vedere un prezzo iperbolico all’insù si faceva sempre più concreto e vi è stato anche chi ha lanciato l’allarme BOLLA per i mercati azionari.
Non sia mai ! Nelle bolle guadagnano in pochi e ci rimettono in molti : nelle bolle il tempo è tiranno tiranno più che mai ed è buona soltanto per chi già è dentro il mercato. Per gli altri c’è solo la certezza di comprare a prezzi altissimi. Inoltre anche chi fosse dentro farebbe a tempo ad uscire prima dell’inevitabile crollo ? La storia insegna che la risposta è un bel NO!
In fondo, è da 6 mesi che le borse conoscono quasi esclusivamente settimane positive. Gli oscillatori tecnici, il sentiment e la statistica invitavano quantomeno alla prudenza.
I livelli di S&P 500 a 1200-1250, ante fallimento Lehman Brothers verranno raggiunti, ma pretendere che ciò avvenga in così poco tempo significherebbe chiedere forse troppo. E il troppo storpia.
Inoltre, vorrebbe dire che la crisi non c’è stata, che è stata tutta una bufala, ma i dati dicono ancora in contrario : il mercato del lavoro stenta ancora a ripartire bene, come pure la spesa delle famiglie.
Diamo tempo al tempo….
Inutile cercare sin da subito livelli di ingresso, lasciamo scaricare gli oscillatori e diamo modo alle borse di riposarsi per poi sferrare l’attacco finale a 1200 di S&P magari con il rally di fine anno !
Per chi ha un ottica di lungo periodo è chiaro che non è il caso di vendere, anzi, i trend secondari in controtendenza ai primari durano da 3 settimane a 3 mesi in media e sono stati nella storia, ottimi momenti per incrementare le posizioni, laddove vi sia un palese sottopeso rispetto ai fondamentali.
Oggi niente grafici, soltanto quello della correzione in corso dell’ S&P 500.
Bhe … ci possiamo stare !
Saluti